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Quanto costa un carrello elevatore nuovo: tutti i fattori che ne influenzano il prezzo

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 Quanto costa un carrello elevatore nuovo: tutti i fattori che ne influenzano il prezzo

Per scoprire tutti i fattori che influenzano il prezzo dei carrelli elevatori

L'acquisto di un carrello elevatore nuovo rappresenta un investimento significativo per qualsiasi tipo di organizzazione perché, se da un lato si possono spendere poche centinaia di euro (con prezzi che partono da circa 500 euro) per un semplice transpallet manuale, per modelli elettrici di alta gamma si possono superare i 150.000 euro.

Il costo però non è unico e deciso a priori, ma è determinato da una serie di fattori. Per cui, la scelta richiede un'analisi accurata delle necessità operative e una valutazione oculata dei costi complessivi, che influenzeranno l'efficienza e la produttività a lungo termine.

Fattori che influenzano il costo di un carrello elevatore nuovo

La determinazione del prezzo di un carrello elevatore nuovo è un processo complesso che dipende da molteplici variabili. Comprendere questi elementi permette di selezionare l'attrezzatura che meglio risponde alle necessità operative specifiche di un'azienda. Infatti, al di là della disponibilità economica, punto di partenza per una selezione mirata, altri fattori rilevanti entrano in gioco nel determinare il costo di un muletto nuovo:

  • Sistema di Alimentazione: elettrica, diesel, gas o GPL, l'opzione scelta influisce sul costo iniziale e sulla spesa operativa.
  • Tipologia di carrello: ogni modello ha delle caratteristiche specifiche che lo rendono migliore per un'applicazione piuttosto che per un’altra.
  • Portata massima: la capacità di sollevamento incide direttamente sulle prestazioni e sul prezzo.
  • Accessori aggiuntivi: ogni extra, come i sistemi di sicurezza avanzati, modella il costo finale.


Vediamo nel dettaglio ogni fattore quanto può incidere sul prezzo.

1. Alimentazione del carrello elevatore

Il sistema di alimentazione del carrello elevatore è un fattore che incide significativamente sia sul costo iniziale sia su quello operativo.

Esistono principalmente due tipi di carrelli elevatori: quelli termici (alimentati a gas o diesel) oppure elettrici che funzionano a batteria.

I primi sono molto potenti e ideali per operazioni esterne e in ambienti con una buona ventilazione, visto che emettono gas di scarico. Il costo iniziale può essere inferiore rispetto agli elettrici, ma i costi operativi tendono ad essere più alti a causa del continuo rifornimento di carburante e della manutenzione del motore.

I carrelli elevatori elettrici, invece, funzionano con batterie al piombo-acido o al litio. In particolare, i modelli dotati di batterie al litio assicurano maggior efficienza energetica, minori tempi di ricarica e manutenzione ridotta rispetto a tutti gli altri muletti. Sebbene l'investimento iniziale per i modelli con batterie al litio sia maggiore, possono offrire risparmi significativi nel tempo grazie ai minori costi di esercizio e manutenzione.

Meritano inoltre una menzione i transpallet manuali, che non hanno nessun sistema di alimentazione e rappresentano la soluzione più economica per il trasporto orizzontale di carichi su pallete i carrelli con celle a combustibile ad idrogeno. Questi ultimi, pur essendo più costosi in termini di acquisto, offrono una grande durata ed eccezionale sostenibilità: sono adatti a qualsiasi applicazione, offrendo prestazioni altissime con costi operativi bassi. Convertendo l'idrogeno in energia elettrica, riducono significativamente le emissioni e i tempi di rifornimento, rendendoli una scelta ottimale per operazioni intensive e rispettose dell'ambiente.

2. La tipologia del carrello elevatore

Oltre ai carrelli elevatori termici ed elettrici ci sono altre tipologia di muletti, con caratteristiche specifiche che differenziano i costi di acquisto.

Alcune tipologie di carrello:

  • Carrelli retrattili: ottimizzano lo spazio verticale del magazzino, permettendo di stoccare e prelevare i carichi a grande altezze, unendo compattezza, precisione e prestazioni.
  • Carrelli automatici: ideali per operazioni di magazzino automatizzate, questi carrelli migliorano l'efficienza e la sicurezza, riducendo la necessità di controllo diretto. Sono particolarmente adatti per compiti ripetitivi e possono essere integrati in sistemi di gestione del magazzino avanzati.
  • Trattori: ideali per rimorchiare carichi pesanti su distanze medie e lunghe all'interno di aree logistiche.
  • Stoccatori: perfetti per lo stoccaggio di merci negli scaffali più alti, coniugano manovrabilità e precisione.
  • Transpallet: utilizzati per il trasporto orizzontale di merci, sono disponibili sia in versione manuale che elettrica.
  • Commissionatori: specializzati nelle operazioni di picking, facilitano la raccolta e lo smistamento dei prodotti.
  • Carrelli antideflagranti o per corsie strette: progettati per ambienti specializzati, come aree con rischio di esplosione o magazzini con corsie molto strette.


I prezzi tra i vari modelli variano considerevolmente, partendo da poche centinaia di euro per un transpallet manuale, fino a cifre considerevoli per carrelli elettrici automatizzati di ultima generazione.

3. La portata massima del carrello elevatore

La capacità di carico di un carrello elevatore, ovvero il peso massimo che può sollevare, e l'altezza a cui può portare tale carico, sono tra i fattori più influenti sul prezzo. Carrelli progettati per sollevare carichi pesanti o raggiungere altezze considerevoli richiedono un design più robusto, materiali di qualità superiore e tecnologie avanzate per garantire sicurezza e stabilità durante le operazioni. Di conseguenza, il costo aumenta proporzionalmente alla portata e all'altezza massima di sollevamento.

Un carrello con una portata di poche centinaia di chilogrammi e una capacità di sollevamento limitata a pochi metri sarà significativamente meno costoso rispetto a uno che può gestire diverse tonnellate e raggiungere altezze di lavoro maggiori. Questo incremento di prezzo riflette l'investimento per l'adattamento del design e l'implementazione di sistemi specifici per gestire carichi maggiori e operare in condizioni più gravose, mantenendo sempre gli elevati standard di qualità che caratterizzano tutti i carrelli elevatori, indipendentemente dalla loro portata.

4. Gli accessori richiesti

Oltre alle caratteristiche base, il costo di un carrello elevatore può aumentare significativamente con l'aggiunta di accessori, componenti e personalizzazioni. Questi possono includere, per esempio:

  • forche più robuste per il sollevamento di specifici materiali;
  • sistemi di sicurezza avanzati per la sicurezza di operatori e persone a piedi: per esempio, i carrelli elevatori Linde possono essere equipaggiati con sistemi come le strisce segnaletiche LED Stripes, il Linde Door Control che gestisce la velocità del carrello elevatore in prossimi di portoni ad apertura automatica, il Linde Safety Pilot, un co-pilota intelligente che evita il ribaltamento del carrello elevatore e tanti altri ancora;
  • elementi e soluzioni per rendere le cabine più confortevoli;
  • l'integrazione di sistemi di navigazione e software di gestione flotta come Connet Cloud che Linde MH mette a disposizione tra le sue soluzioni di intralogistica.


Ogni accessorio aggiunge una funzionalità che può migliorare l'efficienza, la sicurezza o il comfort del carrello, ma allo stesso tempo incide sul prezzo finale.

Per esempio, un sistema di pesatura integrato può essere essenziale per evitare sovraccarichi, ma comporta un costo aggiuntivo. Allo stesso modo, l'installazione di una cabina chiusa e riscaldata è un plus non trascurabile per l'operatore che lavora in ambienti freddi, ma anche questo si riflette nel prezzo complessivo.

Costi indiretti che entrano in gioco nell’acquisto di un carrello elevatore

L'acquisto di un carrello elevatore nuovo va ben oltre il semplice prezzo di listino, perché ci sono una serie di costi indiretti e spesso necessari che, accumulandosi, possono influire sulla spesa complessiva. Parliamo, per esempio, di:

  • Manutenzione: essenziale per la sicurezza e l'efficienza del carrello, la manutenzione regolare rappresenta una spesa continua che incide sul costo operativo del carrello elevatore.
  • Assicurazione: un aspetto fondamentale per proteggere l'investimento e coprire eventuali danni o incidenti. I costi dell'assicurazione variano in base al valore del carrello elevatore, al tipo di copertura scelta e alle specifiche condizioni operative.
  • Formazione degli operatori: la formazione specifica per gli operatori è cruciale per sfruttare al meglio le potenzialità del carrello elevatore e varia in base alla sua complessità e tecnologia.
  • Modifiche infrastrutturali: l'introduzione di carrelli elevatori automatici può richiedere investimenti significativi in infrastrutture di intralogistica, come nuove scaffalature e sistemi di tracciamento, essenziali per l'integrazione del carrello in un sistema logistico efficiente, oltre all’implementazione di software WMS e altre modifiche tecnologiche per garantire un utilizzo sicuro ed efficace.


Questi fattori, combinati, determinano il costo totale di proprietà di un carrello elevatore nuovo. Una gestione oculata di questi aspetti può trasformare l'investimento in un vantaggio competitivo, migliorando l'efficienza logistica e riducendo i tempi di inattività, con impatti positivi sulla produttività e sulla redditività aziendale.

Alternative all’acquisto di un carrello elevatore nuovo

Per chi cerca di contenere i costi oppure non ha particolari esigenze di movimentazione, l’acquisto di un carrello nuovo potrebbe essere vista come una spesa eccessiva. In questi casi ci sono due strade percorribili: il noleggio o l'acquisto di un carrello usato.

Il noleggio è particolarmente conveniente per esigenze a breve termine o per chi deve gestire picchi di lavoro improvvisi. Il noleggio a lungo termine permette di riassumere in un costo fisso mensile, tutte le spese relative al carrello, comprese l’assicurazione, l’assistenza e la manutenzione.

L’acquisto di un carrello elevatore usato può rappresentare un notevole risparmio rispetto all'acquisto di uno nuovo, con la possibilità di trovare macchinari ancora efficienti e ben mantenuti. Entrambe le alternative offrono il vantaggio di una riduzione dei costi iniziali, pur consentendo di soddisfare le necessità operative dell'azienda.

I carrelli elevatori nuovi Linde MH per una movimentazione dei carichi sicura ed efficace

Linde MH si afferma nel mercato con i suoi carrelli elevatori innovativi, sia termici che elettrici, adatti a ogni esigenza logistica: come i nuovi carrelli elettrici della Serie X e quelli a diesel della serie H.

I carrelli elevatori elettrici nuovi di Linde sono progettati per manovrare carichi da 1.000 a 18.000 kg con estrema precisione, mentre la gamma termica, con capacità da 1,4 a 18 tonnellate, garantisce prestazioni elevate grazie a sistemi come la trasmissione idrostatica e il Linde Load Control per il controllo di tutti i movimenti del montante di guida e di sollevamento.

Dalla selezione dei carrelli più adatti, ai sistemi di stoccaggio, fino alla formazione dei carrellisti, la consulenza Linde MH offre supporto completo che permette di trovare la soluzione di intralogistica più corretta per rendere più efficiente le movimentazioni all’interno del magazzino.

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