Wolf GmbH
Trasporto merci flessibile automatizzatoOgni anno il reparto marketing di Wolf GmbH, fornitore di sistemi per tecnologia di riscaldamento, ventilazione, climatizzazione (contiene idrocarburi fluorurati) e solare con sede a Mainburg, in Bassa Baviera, sviluppa insieme con la direzione un motto che deve fungere da orientamento e stimolo per i collaboratori. «Il coraggio di cambiare» è l’annuncio scelto per il 2016 e non potrebbe essere più adatto alla luce del primo carrello elevatore automatizzato messo in funzione.
Dopo aver lavorato insieme al progetto per più mesi con Matthias Engelbrecht, consulente vendite presso Beutlhauser Bassewitz, e Thomas Weisheit, responsabile nel reparto Marketing Germania di Linde Material Handling per lo sviluppo del settore automazione, il 5 aprile 2016 era tutto pronto. Lo stoccatore ordinato L-MATIC giungeva tramite autocarro nel suo futuro luogo di impiego. Già una settimana prima era stata installata la via a rulli che funge da tampone di materiale nel nuovo processo della logistica. Da un lato un carrello elevatore carica pallet sulla via a rulli, mentre dall’altro lato lo stoccatore automatizzato prende in consegna questi pallet uno dopo l’altro e li porta nella posizione d’arrivo definita.
Immediatamente dopo che l’apparecchio è arrivato da Wolf è iniziata l’installazione. A tale scopo un ingegnere applicativo ha guidato prima l’apparecchio manualmente per il capannone spedizioni e cartografato tramite la videocamera installata sul carrello elevatore tutti gli oggetti immobili presenti nello spazio. La mappa bidimensionale dell’edificio così ottenuta è stata poi perfezionata in un’ulteriore fase. Infatti, alla fine sulla mappa dovevano restare soltanto gli elementi in base ai quali il carrello elevatore può orientarsi a lungo termine, cioè pareti, stipiti e scaffali. Nella terza fase è seguito l’«apprendimento» dei percorsi o dei tratti da percorrere nonché delle regole, in base alle quali il carrello elevatore deve muoversi nel suo ambiente.
Affidabile e sicuro
«La messa in funzione è stata un momento culminante per tutta l’azienda», racconta Christian Amann, Managing Director di Produzione e IT di Wolf GmbH, con un sorriso. «La novità di un carrello elevatore che si muove da solo nel capannone ha suscitato un enorme interesse e attirato anche curiosi.» All’installazione sono seguiti nei giorni successivi tentativi con diversi colli ma anche test di frenata nonché altri controlli di sicurezza, armonizzazioni e ottimizzazioni del sistema. Infatti, nel capannone spedizioni il percorso di L-MATIC di Linde si incrocia anche con pedoni e operatori con diversi carrelli da magazzino. «La sicurezza costituisce la nostra massima priorità, per questo abbiamo stabilito, da una parte, regole di circolazione chiare per i collaboratori del magazzino e, dall’altra, abbiamo prestato attenzione a una sicurezza di circolazione altrettanto elevata dell’apparecchio automatizzato», sottolinea Amann.
Dall’idea all’innovazione
Ci ha convinto l’orientamento degli apparecchi nello spazio tramite geonavigazione che rende superflua un’infrastruttura aggiuntiva
Roman Feigl, responsabile della logistica presso Wolf GmbH
Presso Wolf si svolgono attività di trasporto che si ripetono in modo sempre uguale. Tra esse rientra il trasporto di merce finita pallettizzata nell’area della spedizione tra il magazzino a blocchi e il punto di consegna davanti alle rampe degli autocarri. «Per continuare ad aumentare l’efficienza della nostra logistica di stabilimento cercavamo una soluzione per questa attività standard documentata che si ripete continuamente e che percorre un tratto più lungo. Questo succedeva circa un anno fa, quando abbiamo cominciato a discuterne con il nostro fornitore di carrelli elevatori, il rivenditore autorizzato di Linde Beutlhauser-Bassewitz», racconta Roman Feigl, responsabile della logistica presso Wolf GmbH.
Installazione veloce sul posto
All’epoca Linde Material Handling aveva appena introdotto sul mercato i primi apparecchi della serie prodotta Linde Robotics. Feigl: «Ci ha convinto l’orientamento degli apparecchi nello spazio tramite geonavigazione che rende superflua un’infrastruttura aggiuntiva. Ciò costituisce un enorme vantaggio rispetto ad altre soluzioni perché in tal modo siamo flessibili e possiamo modificare in qualunque momento senza notevoli sforzi percorsi e compiti di guida appresi dell’apparecchio.» Un altro motivo per questa decisione è stato il fatto che gli apparecchi automatizzati si basano sul rispettivo carrello elevatore standard di Linde con opzioni supplementari, come ad esempio il Linde BlueSpot.
Inoltre, le versioni MATIC di Linde «driven by Balyo» dispongono di laser di navigazione, scanner di sicurezza anteriore e posteriore, videocamera 3D o laser di sicurezza, unità computer con schermo LCD da 7 pollici nonché dispositivi di allarme visivi e acustici e interruttori di emergenza su entrambi i lati. Grazie a queste caratteristiche innovative gli apparecchi possono operare con persone o altri carrelli elevatori nello stesso ambiente. Gli ostacoli vengono riconosciuti in tempo reale.